Il Comune e gli Sbandieratori di Gubbio assegnano il riconoscimento a Giuseppe Sebastiani e a Massimo Columbu, allevatore del cavallo Remorex
La cerimonia del Premio Bandiera di Gubbio che si sarebbe dovuta svolgere sabato 14 Marzo alle ore 17,30, a Gubbio, nella sala Trecentesca di Palazzo Pretorio la cerimonia è stata fermata dal Coronavirus. Infatti, vista la straordinaria emergenza sanitaria degli ultimi giorno, il Sindaco di Gubbio, di concerto con il Presidente del Gruppo Sbandieratori, ha dovuto a malincuore rinviare la cerimonia, proprio in un anno speciale per gli Sbandieratori di Gubbio, visto che il 25 maggio si sono celebrati, a Piazza Grande, i 50 anni del gruppo. Il prestigioso riconoscimento, la cui origine risale al 1986, viene assegnato a personalità o istituzioni che attraverso le loro opere hanno saputo indossare le vesti di “bandiera” ed è promosso dal Gruppo Sbandieratori e dall’amministrazione comunale. Quest’anno il premio va a Giuseppe Sebastiani, fondatore del Gruppo Sbandieratori di Gubbio, ed a Massimo Columbu, allevatore del cavallo Remorex, entrato nella storia del Palio di Siena con le sue due vittorie da scosso. L’appuntamento del Premio Bandiera ha visto avvicendarsi personalità legate alla città di Gubbio che si sono contraddistinte nel loro campo professionale o che per il loro ruolo hanno meritato un particolare riconoscimento da parte della Città dei Ceri. Il Premio vuole esprimere in maniera concreta e visibile, lo slancio e la passione con cui il Gruppo Sbandieratori si impegna in modo totalmente volontario nella promozione della cultura e dell’arte, perpetuando il secolare gioco della bandiera in tutte le iniziative folcloristiche, tradizionali e sportive. Nel recente passato sono stati insigniti del Premio personalità od enti come l’Ambasciatore Daniele Mancini, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l’Arma dei Carabinieri, l’università LUMSA, il Cardinale Oscar Maradiaga, il Cardinale Ennio Antonelli, il giudice Giulio Prosperetti, l’attore Terence Hill, l’attore e conduttore Flavio Insinna, l’imprenditore Brunello Cucinelli ed il Comitato per la Vita Daniele Chianelli. Per l’occasione, la tradizionale cartella d’autore è stata realizzata da Armando Marrocco, artista che vive e lavora Milano dal 1962. Le sue prime ricerche si sono sviluppate nell’ambito dell’arte programmata e cinetica. Successivamente, nel 1970, si interessa al comportato della natura e all’antropologia. Dal 1980, approfondisce lo studio di opere realizzate mediante il recupero di materiali, interessandosi cosi anche di istallazioni ambientali. Le sue opere sono presenti in musei e gallerie italiani ed esteri. Il nome di Marrocco si aggiunge al già ricco parco di cartelle di autore realizzate da artati del calibro di Oscar Piattella, Toni Bellucci, Walter Valentini, Eliseo Mattiacci, Giuseppe Uncini, Gae Aulenti, Lucia Angeoni, Gilberto Zorio, Paolo Buroni, Dario Fo e Carlo Ramous. Con l’occasione auguriamo al popolo italiano di rialzarsi da questa emergenza al più presto, cosi da poter venire a colorare con noi i cieli delle splendide città italiane e del resto del mondo.